Interferenti endocrini: una bomba a orologeria?

Nel corso del 20° secolo, l’industria chimica ha sintetizzato oltre 100.000 molecole1. I prodotti chimici di origine industriale oggi commercializzati nel mondo sono infatti dai 40.000 ai 60.0002. Molti di questi contengono sostanze considerate interferenti endocrini dimostrati o potenziali.

Negli ultimi anni sotto i riflettori dei media, i perturbatori endocrini sono onnipresenti nel nostro quotidiano: si ritrovano negli alimenti, nei vestiti, nei mobili, ma anche nell’aria che respiriamo e nell’acqua che beviamo. Ma cosa sono esattamente e perché sono così tanto incriminati? E poi, ci sono soluzioni per sfuggirci?

Il ricercatore e biologo Jean-Baptiste Fini, specializzato nello studio dei perturbatori endocrini, ci aiuta a saperne di più in questo approfondimento.

Cosa sono gli interferenti endocrini?

Secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), un interferente endocrino è una “sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazione”³.

Per capire come agiscono i perturbatori endocrini, bisogna innanzitutto conoscere il funzionamento degli ormoni. Il nostro corpo secerne abitualmente ormoni che svolgono il ruolo di messaggeri chimici, i quali mettono in comunicazione i vari organi, provocando reazioni diverse. Il nostro cervello svolge il ruolo di direttore d’orchestra dei circa cinquanta ormoni prodotti dall’organismo.

Questi ormoni consentono la formazione degli organi e controllano processi a lungo termine come la crescita, la riproduzione e lo sviluppo. Sono responsabili delle reazioni fisiologiche del nostro organismo, regolando in particolare l’appetito, la temperatura corporea, il sonno e perfino l’umore.

I perturbatori endocrini sono problematici in quanto interferiscono con il normale funzionamento degli ormoni, alterandone il messaggio. Possono agire a diversi livelli:

  • Interferendo con la sintesi, il trasporto, il degrado e lo smaltimento degli ormoni naturali
  • Mimando l’azione degli ormoni, inducendo quindi reazioni anomale
  • Impedendo la normale attività degli ormoni, in particolare legandosi ai recettori espressi dalle cellule bersaglio

Agendo in questi modi, gli interferenti endocrini alterano diversi processi essenziali per l’organismo, come il metabolismo, la riproduzione e il funzionamento del sistema nervoso, causando le conseguenze che vedremo in quest’articolo.

Dove si trovano?

Le fonti di esposizione sono numerose, dato che questi nemici invisibili si nascondono ovunque negli ambienti che frequentiamo quotidianamente.

Acqua e alimentazione

  • La presenza di additivi nell’alimentazione, in particolare in frutta e verdura, contribuisce di molto alla nostra esposizione agli interferenti endocrini. Tra i 90 pesticidi rivalutati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dal 2018, sono stati individuati 10 interferenti endocrini.
  • Alcuni additivi alimentari come il BHA (E320) o il BHT (E321) sono tra i potenziali responsabili dell’alterazione del sistema endocrino4-7
  • Anche l’acqua del rubinetto può contenere interferenti endocrini a causa della contaminazione da pesticidi o farmaci (in particolare i contraccettivi).

Imballaggi alimentari e utensili da cucina

  • Si possono ritrovare interferenti endocrini in alcuni imballaggi alimentari, soprattutto nella pellicola e negli involucri di plastica. I plastificanti, come gli ftalati, sono suscettibili di migrare negli alimenti, specie sotto l’effetto del calore8
  • Alcuni imballaggi alimentari di carta o cartone possono invece contenere composti perfluorurati (come i cartoni per la pizza o le buste dei popcorn da preparare in microonde) oppure oli minerali derivanti da inchiostro o adesivi. Queste sostanze rischiano di migrare nelle pietanze e avere un impatto sul sistema endocrino9,10.
  • Gli utensili da cucina con rivestimenti antiaderenti possono contenere sostanze, in particolare composti perfluorurati (PFOA, PFOS), che agiscono come interferenti endocrini.

Farmaci

  • Alcuni farmaci potrebbero presentare degli effetti sul sistema endocrino11
  • Per le donne, contraccettivi come la pillola sono per definizione interferenti endocrini, dato che alterano il funzionamento degli ormoni per bloccare l’ovulazione.
  • I farmaci, fondamentali per la salute, apportano più vantaggi che rischi. Da considerare in questo caso non è tanto il loro impatto sulla salute, ma piuttosto sull’ambiente (vedi sotto).

Cosmetici e prodotti per la casa

  • Molti prodotti per la casa contengono interferenti endocrini dimostrati o potenziali, come i conservanti o i texturizzanti (triclosan, ftalati o alcuni parabeni).
  • Sostanze problematiche si possono ritrovare anche nei cosmetici e nei prodotti d’igiene (deodoranti, shampoo, make-up, dentifrici, ecc.)

Casa e arredamento

  • Mobili e complementi d’arredamento contribuiscono a inquinare gli interni, soprattutto perché contengono dei ritardanti di fiamma bromurati, volti a limitare il rischio d’incendio, alcuni dei quali sono classificati come interferenti endocrini.
  • I prodotti in tessuto (tende, moquette, materassi, ecc.) contengono ritardanti di fiamma o composti anti-macchia (in particolare, perfluorurati), alcuni dei quali sono potenziali interferenti endocrini.
  • I mobili possono liberare molteplici sostanze volatili rischiose per la salute, come il formaldeide. Contenuto nella colla usata per l’assemblaggio, si ritrova principalmente nei mobili in truciolato.
  • Anche le pitture per interni possono contenere potenziali interferenti endocrini.

Nel 2019, uno studio realizzato da Santé Publique France, l’agenzia nazionale francese di salute pubblica, ha dimostrato che interferenti endocrini dimostrati o potenziali sono presenti nell’organismo di tutti i francesi, con un tasso più elevato nei bambini. Sono state riscontrate sostanze appartenenti a 6 categorie di perturbatori endocrini: bisfenoli, parabeni, ftalati, eteri glicolici, ritardanti di fiamma bromurati e composti perfluorurati. Secondo Santé Publique France, i livelli di contaminazione rilevati sono paragonabili a quelli di altri studi condotti all’estero, in particolare negli Stati Uniti e in Canada¹².

Bisfenolo A: quando sarà messo al bando in Europa?

Il bisfenolo A (BPA) è una sostanza che si trova in numerose plastiche. Proibito nei biberon per lattanti in policarbonato in Europa dal 2011 per il rischio di alterazione del sistema endocrino, si ritrova tuttora in alcuni contenitori alimentari, pur sotto una determinata soglia.

Nel 2019, l’Agenzia europea per i prodotti chimici (ECHA) ha riconosciuto il bisfenolo A come sostanza “estremamente preoccupante” per i suoi effetti sull’ovulazione, l’apprendimento e la memoria13. Nel dicembre 2021, l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha ridotto la Dose Giornaliera Ammissibile (DGA), senza tuttavia proibire del tutto l’impiego di tale sostanza.

Inoltre, le molecole alternative attualmente utilizzate – bisfenolo F e bisfenolo S – potrebbero rivelarsi altrettanto problematiche del bisfenolo A. Molti studi suggeriscono infatti che avrebbero una tossicità analoga a quella del bisfenolo A14-16. L’ECHA sta prendendo in considerazione la necessità di rivedere le norme riguardanti l’impiego di tali sostanze.

Quali sono gli effetti degli interferenti endocrini?

Gli effetti dimostrati o potenziali degli interferenti endocrini sulla salute sono numerosi, sia sulla salute che sull’ambiente.

Gli effetti sulla salute

Secondo uno studio pubblicato da Santé Publique France nel 2021, più di cinquanta effetti sulla salute sarebbero imputabili agli interferenti endocrini17. Ecco i più importanti:

1. Effetti sul sistema riproduttivo

Gli interferenti endocrini hanno un impatto sulla funzione riproduttiva a vari livelli. Fin dalla nascita, gli interferenti endrocrini possono alterare il normale sviluppo e il funzionamento del sistema riproduttivo: un’esposizione precoce a queste sostanze rende gli individui più predisposti a disturbi della pubertà e/o della fertilità18.

Gli interferenti endocrini possono alterare il sistema riproduttivo maschile e femminile, bloccando la spermatogenesi (formazione degli spermatozoi) e l’ovogenesi (formazione degli ovociti), con un conseguente calo della fertilità19,20,23.

L’esposizione agli interferenti endocrini può inoltre favorire malformazioni dei testicoli e delle ovaie, l’endometriosi o la sindrome dell’ovaio policistico21-25.

Infine, la pubertà precoce potrebbe risultare più frequente, con un’incidenza 10 volte superiore nelle ragazze rispetto ai ragazzi26.

2. Obesità e diabete

L’esposizione agli interferenti endocrini può favorire obesità e diabete. Sembra infatti che un’alimentazione più calorica e una ridotta attività fisica non siano sufficienti a giustificare l’epidemia di obesità e diabete osservata nei paesi industrializzati.

Alterando il funzionamento di determinati ormoni, gli interferenti endocrini potrebbero influenzare la regolazione del metabolismo di glucidi e lipidi, dell’appetito e della sazietà27,28. Agirebbero in particolare durante lo sviluppo fetale, alterando a vita l’equilibrio energetico dell’individuo, ovvero quello tra apporto e dispendio calorico, favorendo quindi l’obesità29-32.

L’esposizione agli interferenti endocrini, provocando anomalie nella regolazione e la secrezione di insulina, potrebbe portare all’insulino-resistenza, un fattore chiave nell’insorgenza del diabete di tipo 233.

3. Disturbi dello sviluppo

Gli interferenti endocrini sembrano coinvolti in svariati disturbi del comportamento infantile: iperattività, problemi relazionali ed emotivi, ansia, aggressività34-36

Infatti, interferendo con il funzionamento dell’ormone tiroideo, cruciale per lo sviluppo cerebrale, i perturbatori endocrini sarebbero responsabili di una riduzione del quoziente intellettivo e delle capacità cognitive dell’essere umano37-41.

4. Tumori

Alcuni interferenti endocrini potrebbero aumentare l’incidenza dei tumori ormono-dipendenti: cancro alla mammella, alle ovaie, alla prostata, ai testicoli e alla tiroide. Un’esposizione in utero o durante l’infanzia potrebbe favorire l’insorgenza dei suddetti tipi di cancro in età adulta42-48.

I periodi di maggiore vulnerabilità

La vulnerabilità agli interferenti endocrini è maggiore in determinati periodi della nostra vita, in particolare durante lo sviluppo di organi e tessuti o quando l’organismo subisce delle vere e proprie tempeste ormonali.

I periodi di maggiore vulnerabilità risultano quindi la fase di sviluppo del feto (sia per la madre che per il feto), la prima infanzia e la pubertà. I cosiddetti 1000 primi giorni di vita ovvero il periodo che si estende dal concepimento fino ai due anni, sono fondamentali per la salute futura dell’individuo. È importante quindi far prova di una vigilanza ancora maggiore.

Gli effetti sull’ambiente

Data una presenza massiccia nel nostro quotidiano, gli interferenti endocrini si diffondono nell’ambiente, mettendo a rischio tutti gli organismi viventi. I pesticidi contaminano direttamente il suolo e i fiumi; i prodotti per la casa contenenti interferenti endocrini sono filtrati male dai depuratori dell’acqua perché non presenti nella lista delle sostanze da eliminare, contaminando l’ambiente.

Qualunque essere vivente può essere soggetto all’azione degli interferenti endocrini, in quanto non solo tutti gli organismi viventi secernono ormoni, ma gli ormoni sono esattamente gli stessi in tutti i vertebrati. La funzione degli ormoni può variare, ma la loro struttura è identica. Negli umani, gli ormoni tiroidei consentono la maturazione del cervello nelle fasi di sviluppo e la regolazione dell’umore e del calore corporeo in età adulta. Ma il ruolo della tiroide è ancora più spettacolare negli anfibi, nei quali consente la metamorfosi da girino a rana. La presenza di un farmaco antitiroideo in uno stagno sarebbe quindi problematico perché impedirebbe tale metamorfosi.

Numerosi studi hanno evidenziato diverse anomalie negli animali dovute agli effetti nefasti di alcuni perturbatori endocrini. Questi effetti sono stati osservati in popolazioni di pesci, rettili, invertebrati e uccelli. Gli inquinanti a presentare un impatto sulle reazioni fisiologiche degli esseri viventi sono talmente numerosi da non poter essere approfonditi in questa sede. Ci concentreremo quindi su un paio di esempi significativi: il DDT, un pesticida, e il DEHP, uno ftalato.

Il DDT è un insetticida persistente che si è ampiamente diffuso dopo la seconda guerra mondiale. Nelle aree in cui era stato utilizzato, sono stati registrati effetti tossici importanti nelle popolazioni acquatiche e terrestri. Diversi studi hanno evidenziato il legame tra l’irrorazione di DDT e l’assottigliamento dei gusci delle uova di uccello che, schiudendosi troppo precocemente, ne determinavano l’aumento della mortalità49-52. Negli anni ’80 sono state osservate anomalie degli organi riproduttivi negli alligatori maschi di un lago della Florida, che hanno portato a un calo significativo della popolazione. Questo fenomeno è stato attribuito alla grande quantità di DDT irrorato varie decine di anni prima nella zona53. Da allora, il DDT è stato vietato da molti Paesi, ma il suo uso per scopi sanitari, per esempio per combattere la malaria, è ancora tollerato in via eccezionale54.

Il secondo esempio riguarda il DEHP, uno flalato considerato “estremamente preoccupante” per la salute dal 2017 dall’Unione Europea. Il DEHP, o meglio un suo derivato, il MEHP, è presente in quasi tutti i vertebrati terrestri o marini55,56. Gli effetti, anche a dosi inferiori alla norma, possono risultare inaspettati. Nei roditori, è stato dimostrato che un’esposizione del feto agli ftalati causa un comportamento sessuale alterato nei maschi e rende il loro cervello più permeabile agli inquinanti57.

Oltre agli esempi qui riportati, gli scienziati hanno osservato anche altri effetti sull’ambiente imputabili agli interferenti endocrini.

Gli interferenti endocrini sono oggi poco regolamentati

Attualmente non esiste un elenco unico e ufficiale di interferenti endocrini. In Francia, l’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro) ha pubblicato nell’aprile del 2021 una lista contenente 900 sostanze e una strategia volta a identificare e valutare più rapidamente gli interferenti endocrini.

Tuttavia, per il momento, non è previsto l’obbligo di testare prima della commercializzazione gli effetti dei prodotti finiti (additivi alimentari, cosmetici, farmaci, giocattoli, imballaggi, ecc.) o delle loro componenti sul sistema endocrino.

Dal 2018, nell’Unione Europea, si analizzano prima della commercializzazione gli effetti sul sistema endocrino solamente di pesticidi e biocidi. Le sostanze di questo tipo attualmente presenti sul mercato sono soggette a una valutazione retroattiva, che potrebbe portare a limitarne o vietarne l’uso, ma questo processo purtroppo richiede tempo. Per le altre categorie di prodotti, un documento guida è atteso per il 2022.

Secondo il regolamento europeo REACH (Registration, Evaluation, Authorization, and Restriction of Chemicals) pubblicato nel 2007, le sostanze che presentano proprietà di alterazione endocrina possono considerarsi “estremamente preoccupanti” (Substance of Very High Concern – SVHC), senza essere necessariamente vietate. Ogni Stato membro dell’Unione Europea è tenuto a presentare un dossier e a esprimersi sul divenire del composto in questione. Nel 2021, nonostante gli effetti dimostrati del resorcinolo, un ingrediente che si ritrova in particolare nei cosmetici, sulla tiroide, gli Stati membri non ne hanno proibito l’utilizzo.

Al giorno d’oggi, la regolamentazione riguardante gli interferenti endocrini risulta quindi lacunosa. Per garantire la tutela dei consumatori, andrebbero certamente rivisti alcuni elementi.

Effetti anche a bassa dose

Alcuni interferenti endocrini smentiscono una regola da tempo considerata infallibile in tossicologia, secondo la quale “è la dose che fa il veleno”. Infatti, vari studi hanno dimostrato che i perturbatori endocrini potrebbero agire anche a dosi molto basse.

Alcuni studi dimostrano addirittura che un basso dosaggio può causare effetti superiori a quelli determinati da un alto dosaggio. In certi casi, determinate sostanze sono nefaste soltanto in caso di un’esposizione a dosi limitate, mentre non presentano alcun effetto a dosi elevate58,59.

Gli studi di Sarah Jenkins sul bisfenolo A mostrano ad esempio che il BPA agisce sul volume del tumore nelle cavie a cui è stato impiantato. Questi effetti sullo sviluppo delle cellule tumorali si osservano in caso di esposizione a dosi molto basse, inferiori alla Dose Giornaliera Ammissibile (DGA), e sono più importanti a dosi intermedie. A dosi elevate, invece, gli effetti si riducono60.

Analogamente, uno studio sugli ftalati ha dimostrato gli effetti di un’esposizione a basse dosi di queste sostanze sul comportamento dei roditori. Non sono invece stati osservati effetti in caso di esposizione a dosi elevate61.

Lo stesso effetto è stato riscontrato per i composti perfluorati, come il PFOS, utilizzati in molti beni di consumo come gli impermeabilizzanti per tessuti, i rivestimenti antiaderenti o alcuni imballaggi alimentari. Uno studio realizzato sui girini mostra che il PFOS altera il corretto funzionamento degli ormoni tiroidei in caso di esposizione a dosi intermedie, ma non a dosi basse o elevate38.

Un “effetto cocktail” inquietante

Esiste un’altra problematica importante legata agli interferenti endocrini: se combinati, la loro tossicità risulta maggiore. In altre parole, l’esposizione a diverse sostanze entro i valori soglia previsti (la “soglia di sicurezza”) potrebbe comunque determinare effetti di alterazione endocrina. Si tratta del cosiddetto “effetto cocktail”62-64. Questo effetto mette in discussione la valutazione del rischio basata sulle singole sostanze, che prescinde dalla loro interazione.

Uno studio internazionale pubblicato nel 2022 ha mostrato che l’esposizione a una miscela di prodotti chimici (ftalati, fenoli e perfluorati) presenta degli effetti di alterazione endocrina e che una sovraesposizione durante la gravidanza altera il corretto funzionamento cerebrale nei bambini, causando in particolare un ritardo nel linguaggio65.

Questo ”effetto cocktail” complica notevolmente l’analisi degli interferenti endocrini: sarebbe infatti necessario testare tutte le interazioni possibili tra le migliaia di sostanze chimiche che potrebbero presentare effetti sul sistema endocrino.

Come evitare queste sostanze?

Al giorno d’oggi risulta difficile evitare gli interferenti endocrini, onnipresenti nell’ambiente in cui viviamo. Tuttavia, è possibile limitarne il più possibile l’esposizione, nell’attesa della loro interdizione legale.

Imballaggi alimentari e utensili da cucina

  • Limitare il consumo di alimenti che sono stati in contatto con un involucro in plastica
  • Utilizzare materiali inerti (vetro, acciaio inossidabile, ceramica) per la preparazione e la conservazione degli alimenti
  • Evitare di scaldare le pietanze in contenitori in plastica
  • Privilegiare l’acquisto di prodotti provenienti dall’agricoltura biologica
  • Ridurre il consumo di alimenti ultra-processati, che potrebbero contenere additivi problematici
  • Evitare gli utensili antiaderenti (in particolare le padelle) e scartarli non appena il rivestimento inizia a rovinarsi
  • Utilizzare sale iodato per evitare le carenze di iodio, indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei

Cosmetici e prodotti per la casa

  • Limitare l’utilizzo di prodotti superflui per la pulizia della casa e privilegiare prodotti naturali quali l’aceto bianco, il bicarbonato di sodio e il sapone di Marsiglia
  • Evitare i cosmetici che contengono conservanti quali i parabeni
  • Privilegiare i cosmetici biologici, che vietano l’impiego di numerose sostanze controverse
  • Utilizzare pannolini bio o lavabili per i neonati (il cotone presente nei pannolini può contenere residui di pesticidi dagli effetti problematici)
  • Per lo stesso motivo, è meglio privilegiare protezioni periodiche (assorbenti interni o esterni) a base di cotone biologico

Casa e arredamento

  • Arieggiare casa per almeno 15 minuti al giorno e passare regolarmente l’aspirapolvere: l’inquinamento interno è una fonte importante di esposizione agli interferenti endocrini
  • Evitare l’impiego di spray (profumatori, impermeabilizzanti, disinfettanti), candele o incensi, che contribuiscono a inquinare l’aria
  • Evitare la moquette e le pavimentazioni in polivinilcloruro
  • Lavare i tessuti nuovi (fodere, cuscini, tappeti, tende…) prima di usarli oppure optare per tessili per la casa di seconda mano
  • Privilegiare mobili realizzati con materiali naturali non trattati ed evitare quelli in PVC o compensato, che contengono colle e plastificanti responsabili di rilasciare composti volatili negli ambienti
  • Optare per mobili di seconda mano
  • Preparare la cameretta di un neonato diverse settimane prima della nascita, assicurandosi di arieggiare quotidianamente
  • Spegnere il computer e il cellulare durante la notte (o almeno attivare la modalità stand-by / aereo). Se i dispositivi sono attivi, i ritardanti di fiamma contenuti nelle schede madri elettroniche liberano composti volatili

Abbigliamento

  • Lavare i vestiti nuovi prima di utilizzarli
  • Evitare di portare i capi tecnici in tessuti sintetici, se non durante lo sport

Giocattoli

  • Lavare i giocattoli nuovi con acqua e sapone
  • Privilegiare giocattoli in legno massiccio o in tessuto bio
  • Limitare i giocattoli in plastica o in legno trattato, soprattutto se portati alla bocca
  • Optare per giocattoli di seconda mano, ma di fabbricazione recente

Fonti

  • ¹ https://www.zerodeconduite.net/article/au-cours-du-xxe-siecle-plus-de-100-000-molecules-ont-ete-concues-par-lindustrie-chimique
  • ² International Council of Chemical Associations (Icca) and the United Nations Environment Programme (Unep), 2019. Submission of the International Council of Chemical Associations (ICCA) and the United Nations Environment Programme (UNEP): Knowledge Management and Information Sharing for the Sound Management of Industrial Chemicals. Retrieved from. http://www.saicm.org/Portals/12/Documents/meetings/OEWG3/inf/OEWG3-INF-28-KMI.pdf.
  • ³ WHO - https://www.who.int/publications/i/item/state-of-the-science-of-endocrine-disrupting-chemicals
  • ⁴Jeong SH, Kim BY, Kang HG, Ku HO, Cho JH. 2005. Effects of butylated hydroxyanisole on the development and functions of reproductive system in rats. Toxicology 208(1):49-62.
  • ⁵ Kang HG, Jeong SH, Cho JH, Kim DG, Park JM, Cho MH. 2005. Evaluation of estrogenic and androgenic activity of butylated hydroxyanisole in immature female and castrated rats. Toxicology 213(1-2):147-156.
  • ⁶ Soto AM, Sonnenschein C, Chung KL, Fernandez MF, Olea N, Serrano FO. 1995. The E-SCREEN assay as a tool to identify estrogens: An update on estrogenic environmental pollutants. Environ Health Perspect 103 (Suppl 7):113-122.
  • ⁷ Hughes PJ, McLellan H, Lowes DA, Khan SZ, Bilmen JG, Tovey SC, Godfrey RE, Michell RH, Kirk CJ, Michelangeli F. 2000. Estrogenic alkylphenols induce cell death by inhibiting testis endoplasmic reticulum Ca2+ pumps. Biochem Biophys Res Commun 277(3):568-574.
  • ⁸ Geueke B, Muncke J. Substances of very high concern in food contact materials: migration and regulatory background. Packag Technol Sci. 2018;31(12):757–69
  • ⁹ ANSES issues recommendations to reduce foodstuff contamination by mineral oils
  • https://www.anses.fr/en/content/anses-issues-recommendations-reduce-foodstuff-contamination-mineral-oils
  • ¹⁰ Opinion of Anses on the migration of mineral oil compounds into food from recycled paper and cardboard packaging.
  • https://www.anses.fr/en/content/opinion-anses-migration-mineral-oil-compounds-food-recycled-paper-and-cardboard-packaging
  • ¹¹ Albert O, Desdoits-Lethimonier C, Lesné L, Legrand A, Guillé F, Bensalah K, Dejucq-Rainsford N, Jégou B. Paracetamol, aspirin and indomethacin display endocrine disrupting properties in the adult human testis in vitro. Hum Reprod. 2013 Jul;28(7):1890-8.
  • ¹² https://www.santepubliquefrance.fr/etudes-et-enquetes/esteban/les-resultats-de-l-etude-esteban
  • ¹³ https://echa.europa.eu/fr/candidate-list-table
  • ¹⁴ Rochester J, Bolden A. Bisphenol S and F: a system-atic review and
  • comparison of the hormonal activity of bisphenol A substitutes. Environ Health Perspect 2015; 123: 643-8.
  • ¹⁵ Catenza CJ, Farooq A, Shubear NS, Donkor KK. A targeted review on fate, occurrence, risk and health implications of bisphenol analogues. Chemosphere. 2021 Apr;268:129273.
  • ¹⁶ https://www.anses.fr/fr/system/files/REACH2019SA0221.pdf
  • ¹⁷ https://www.santepubliquefrance.fr/content/download/379523/3178919
  • ¹⁸ https://presse.inserm.fr/en/the-impacts-on-reproductive-function-of-early-exposure-to-endocrine-disruptors/44206/
  • ¹⁹ Sengupta P, Borges E Jr, Dutta S, Krajewska-Kulak E. Decline in sperm count in European men during the past 50 years. Hum Exp Toxicol. 2018 Mar;37(3):247-255.
  • ²⁰ M Istvan, R Rahban, B Dananche, A Senn, E Stettler, L Multigner, S Nef, R Garlantézec, Maternal occupational exposure to endocrine-disrupting chemicals during pregnancy and semen parameters in adulthood: results of a nationwide cross-sectional study among Swiss conscripts, Human Reproduction, Volume 36, Issue 7, July 2021, Pages 1948–1958.
  • ²¹ Caserta D, Maranghi L, Mantovani A, Marci R, Maranghi F, Moscarini M. Impact of endocrine disruptor chemicals in gynaecology. Hum Reprod Update. 2008 Jan-Feb;14(1):59-72.
  • ²² Willson CJ. Phthalate Toxicity in Rats and Its Relation to Testicular Dysgenesis Syndrome in Humans. Toxicol Pathol. 2021 Dec;49(8):1416-1424.
  • ²³ Vabre P, Gatimel N, Moreau J, Gayrard V, Picard-Hagen N, Parinaud J, Leandri RD. Environmental pollutants, a possible etiology for premature ovarian insufficiency: a narrative review of animal and human data. Environ Health. 2017 Apr 7;16(1):37. doi: 10.1186/s12940-017-0242-4. PMID: 28388912; PMCID: PMC5384040.
  • ²⁴ De Coster S, van Larebeke N. Endocrine-disrupting chemicals: associated disorders and mechanisms of action. J Environ Public Health. 2012;2012:713696. doi: 10.1155/2012/713696. Epub 2012 Sep 6. PMID: 22991565; PMCID: PMC3443608.
  • ²⁵ Tsutsumi O. Assessment of human contamination of estrogenic endocrine-disrupting chemicals and their risk for human reproduction. J Steroid Biochem Mol Biol. 2005 Feb;93(2-5):325-30.
  • ²⁶ Rigou A, Le Moal J, Le Tertre A, De Crouy-Chanel P, Léger J, Carel JC. L’incidence de la puberté précoce centrale idiopathique en France révèle une hétérogénéité géographique importante. Bull Epidémiol Hebd. 2018;(22-23):464-71.
  • ²⁷ Casals-Casas, C. and B. Desvergne, Endocrine disruptors: from endocrine to metabolic disruption.
  • Annu Rev Physiol, 2011. 73: p. 135-62.
  • ²⁸ Diamanti-Kandarakis, E., et al., Endocrine-disrupting chemicals: an Endocrine Society scientific statement.
  • Endocr Rev, 2009. 30(4): p. 293-342.
  • ²⁹ Braun JM. Early-life exposure to EDCs: role in childhood obesity and neurodevelopment. Nat Rev Endocrinol. 2017 Mar;13(3):161-173.
  • ³⁰ Leppert B, Strunz S, Seiwert B, Schlittenbauer L, Schlichting R, Pfeiffer C, Röder S, Bauer M, Borte M, Stangl GI, Schöneberg T, Schulz A, Karkossa I, Rolle-Kampczyk UE, Thürmann L, von Bergen M, Escher BI, Junge KM, Reemtsma T, Lehmann I, Polte T. Maternal paraben exposure triggers childhood overweight development. Nat Commun. 2020 Feb 11;11(1):561.
  • ³¹ La Merrill M, Birnbaum LS. Childhood obesity and environmental chemicals. Mt Sinai J Med 2011;78(1):22-48.
  • ³² Birnbaum LS. When environmental chemicals act like uncontrolled medicine. Trends Endocrinol Metab 2013 ; 24(7):321-3
  • ³³ P. Alonso-Magdalena, S. Morimoto, C. Ripoll, et al. The estrogenic effect of bisphenol A disrupts pancreatic ß-cell function in vivo and induces insulin resistance Environ Health Perspect, 114 (2006), pp. 106–112
  • ³⁴ Philippat C et al., « Prenatal exposure to nonpersistent endocrine disruptors and behavior in boys at 3 and 5 years », Environmental Health Perspectives, vol. 125, n° 9, septembre 2017
  • ³⁵ Perera F et al., « Bisphenol A exposure and symptoms of anxiety and depression among inner city children at 10-12 years of age », Environmental Research, août 2016
  • ³⁶ Braun JM et al., « Impact of early-life bisphenol A exposure on behavior and executive function in children », Pediatrics 128 (5):873–882, 2011
  • ³⁷ Michael A.Woodleyab, Jante Nijenhuisc, Raegan Murphy, "Were the Victorians cleverer than us? The decline in general intelligence estimated from a meta-analysis of the slowing of simple reaction time" Intelligence, 41(6), November–December 2013, pp. 843-850
  • ³⁸ Fini, JB., Mughal, B., Le Mével, S. et al. Human amniotic fluid contaminants alter thyroid hormone signalling and early brain development in Xenopus embryos. Sci Rep 7, 43786 (2017).
  • ³⁹ Factor-Litvak P et al., « Persistent Associations between Maternal Prenatal Exposure to Phthalates on Child IQ at Age 7 Years ». PLoS One, 2014
  • ⁴⁰ Caporale N et al. From cohorts to molecules: Adverse impacts of endocrine disrupting mixtures. Science. 2022 Feb 18;375(6582):eabe8244.
  • ⁴¹ https://chemtrust.org/wp-content/uploads/chemtrust-nobrainer-mar17.pdf
  • ⁴² Cohn BA, Wolff MS, Cirillo PM, Sholtz RI. DDT and breast cancer in young women: new data on the significance of age at exposure. Environ Health Perspect. 2007;115(10):1406-1414. doi:10.1289/ehp.10260
  • ⁴³ Barbara A. Cohn, Michele La Merrill, Nickilou Y. Krigbaum, Gregory Yeh, June-Soo Park, Lauren Zimmermann, Piera M. Cirillo, DDT Exposure in Utero and Breast Cancer, The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, Volume 100, Issue 8, 1 August 2015, Pages 2865–2872
  • ⁴⁴ https://www.santepubliquefrance.fr/determinants-de-sante/exposition-a-des-substances-chimiques/perturbateurs-endocriniens/documents/rapport-synthese/etude-peps-pe-priorisation-des-effets-sanitaires-a-surveiller-dans-le-cadre-du-programme-de-surveillance-lie-aux-perturbateurs-endocriniens-de-sa
  • ⁴⁵ Kahn LG, Philippat C, Nakayama SF, Slama R, Trasande L. Endocrine-disrupting chemicals: implications for human health. Lancet Diabetes Endocrinol. 2020 Aug;8(8):703-718.
  • ⁴⁶ Del Pup L, Mantovani A, Luce A, Cavaliere C, Facchini G, Di Francia R, Caraglia M, Berretta M. Endocrine disruptors and female cancer: Informing the patients (Review). Oncol Rep. 2015 Jul;34(1):3-11.
  • ⁴⁷ Corti M, Lorenzetti S, Ubaldi A, Zilli R, Marcoccia D. Endocrine Disruptors and Prostate Cancer. Int J Mol Sci. 2022 Jan 21;23(3):1216.
  • ⁴⁸ Hoffman K, Lorenzo A, Butt CM, Hammel SC, Henderson BB, Roman SA, Scheri RP, Stapleton HM, Sosa JA. Exposure to flame retardant chemicals and occurrence and severity of papillary thyroid cancer: A case-control study. Environ Int. 2017 Oct;107:235-242.
  • ⁴⁹ Printemps silencieux, Rachel Carson, 1962
  • ⁵⁰ Hickey JJ, Anderson DW. Chlorinated hydrocarbons and eggshell changes in raptorial and fish-eating birds. Science. 1968 Oct 11;162(3850):271-3.
  • ⁵¹ Peterson SH, Ackerman JT, Herzog MP, Toney MS, Cooney B, Hartman CA. Avian eggshell thickness in relation to egg morphometrics, embryonic development, and mercury contamination. Ecol Evol. 2020;10(16):8715-8740. Published 2020 Jul 20.
  • ⁵² David B. Peakall, David S. Miller, William B. Kinter, Blood calcium levels and the mechanism of DDE-induced eggshell thinning. Environmental Pollution (1970), Volume 9, Issue 4, 1975, Pages 289-294, ISSN 0013-9327.
  • ⁵³ Semenza JC, Tolbert PE, Rubin CH, Guillette LJ Jr, Jackson RJ. Reproductive toxins and alligator abnormalities at Lake Apopka, Florida. Environ Health Perspect. 1997 Oct;105(10):1030-2.
  • ⁵⁴ WHO gives indoor use of DDT a clean bill of health for controlling malaria. Indian J Med Sci. 2006 Oct;60(10):439-41. PMID: 17405231.
  • ⁵⁵ Caporale et al. From cohorts to molecules: Adverse impacts of endocrine disrupting mixtures. Science. 2022 Feb 18;375(6582):eabe8244.
  • ⁵⁶ Heli Routti, Mikael Harju, Katharina Lühmann, Jon Aars, Amalie Ask, Anders Goksøyr, Kit M. Kovacs, Christian Lydersen, Concentrations and endocrine disruptive potential of phthalates in marine mammals from the Norwegian Arctic, Environment International, Volume 152, 2021, 106458, ISSN 0160-4120,
  • ⁵⁷ Neural mechanisms underlying the disruption of male courtship behavior by adult exposure to Di(2-ethylhexyl) phthalate in mice, Carlos Dombret, Daphné Capela, Kevin Poissenot, Caroline Parmentier, Emma Bergsten, Cédric Pionneau, Solenne Chardonnet, Hélène Hardin-Pouzet, Valérie Grange-Messent, Matthieu Keller, Isabelle Franceschini, Sakina Mhaouty-Kodja. Environmental Health Perspectives, 1er septembre 2017.
  • ⁵⁸ Fagin, D. (2012). Toxicology: The learning curve. Nature 490, 462–465 (25 October 2012)
  • ⁵⁹ Montévil M, Acevedo N, Schaeberle CM, Bharadwaj M, Fenton SE, Soto AM. A Combined Morphometric and Statistical Approach to Assess Nonmonotonicity in the Developing Mammary Gland of Rats in the CLARITY-BPA Study. Environ Health Perspect. 2020 May;128(5):57001.
  • ⁶⁰ Jenkins S, Wang J, Eltoum I, Desmond R, Lamartiniere CA. Chronic oral exposure to bisphenol A results in a nonmonotonic dose response in mammary carcinogenesis and metastasis in MMTV-erbB2 mice. Environ Health Perspect. 2011 Nov;119(11):1604-9.
  • ⁶¹ Neural mechanisms underlying the disruption of male courtship behavior by adult exposure to Di(2-ethylhexyl) phthalate in mice, Carlos Dombret, Daphné Capela, Kevin Poissenot, Caroline Parmentier, Emma Bergsten, Cédric Pionneau, Solenne Chardonnet, Hélène Hardin-Pouzet, Valérie Grange-Messent, Matthieu Keller, Isabelle Franceschini, Sakina Mhaouty-Kodja. Environmental Health Perspectives, 1er septembre 2017.
  • ⁶² Delfosse V, Huet T, Harrus D, Granell M, Bourguet M, Gardia-Parège C, Chiavarina B, Grimaldi M, Le Mével S, Blanc P, Huang D, Gruszczyk J, Demeneix B, Cianférani S, Fini JB, Balaguer P, Bourguet W. Mechanistic insights into the synergistic activation of the RXR-PXR heterodimer by endocrine disruptor mixtures. Proc Natl Acad Sci U S A. 2021 Jan 5;118(1):e2020551118.
  • ⁶³ Silva E, Rajapakse N, Kortenkamp A. Something from "nothing"--eight weak estrogenic chemicals combined at concentrations below NOECs produce significant mixture effects. Environ Sci Technol. 2002 Apr 15;36(8):1751-6.
  • ⁶⁴ Delfosse V, Dendele B, Huet T, Grimaldi M, Boulahtouf A, Gerbal-Chaloin S, Beucher B, Roecklin D, Muller C, Rahmani R, Cavaillès V, Daujat-Chavanieu M, Vivat V, Pascussi JM, Balaguer P, Bourguet W. Synergistic activation of human pregnane X receptor by binary cocktails of pharmaceutical and environmental compounds. Nat Commun. 2015 Sep 3;6:8089.
  • ⁶⁵ Caporale N et al. From cohorts to molecules: Adverse impacts of endocrine disrupting mixtures. Science. 2022 Feb 18;375(6582):eabe8244.

Coautore

Jean-Baptiste Fini

Professore e biologo specializzato nello studio degli interferenti endocrini presso il laboratorio di Fisiologia molecolare e adattamento del Museo nazionale di storia naturale di Parigi.

Scopri il nostro libro
« La guida all'alimentazione sana »

Questo libro presenta in maniera ludica e accessibile tutte le fondamenta per seguire un'alimentazione sana.

  • La composizione ideale dei 4 pasti quotidiani
  • Tutti i criteri da adottare nella scelta degli alimenti
  • 36 piatti salutari e gustosi

Ordina • 19.90€

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

87 commenti

  1. Maria Clara

    Consigli articolati e utilissimi.
    Difficile riuscire a schivare tutto…siamo circondati!
    Comunque grazie del vostro impegno.

    1
    Rispondi
  2. Martina

    Articolo molto interessante, grazie per divulgare e trasmettere informazioni importanti come queste!
    Grazie per il vostro lavoro!

    1
    Rispondi
  3. Isabella

    L’articolo presenta con chiarezza espositiva l’argomento, fornendo dati e documenti che avvalorano l’opinione scientifica. Molto utile anche nel suggerire alcune buone pratiche. Grazie per l’impegno divulgativo.

    1
    Rispondi
  4. Alba Lustrini

    Grazie mille per le informazioni contenute in questo articolo è sempre meglio conoscere le cose ma purtroppo temo che ormai siamo troppo avanti per fare la differenza ☹️ intanto elimino tutti gli antiaderenti che ho in cucina!

    1
    Rispondi
  5. Dora Tallarico

    Siamo continuamente sottoposti a un bombardamento di sostanze tossiche che volendo e con molta attenzione potremmo schivare.Però non accetto la presenza del biossido di titanio/detto anche e 171/ in molti integratori e farmaci che necessariamente dovrebbero servire a curare e invece avvelenano.Questo e 171 e’semplicemente un eccipiente che potrebbe facilmente essere evitato.

    1
    Rispondi
  6. fabiola

    Grazie per le informazioni anche se reputo difficile riuscire nell’isolamento. L’ambiente in cui viviamo come anche la Terra…è malato.
    Fabiola

    1
    Rispondi
  7. Daniela

    Grazie, molto interessante come tutti gli articoli finora ricevuti da voi. Vorrei suggerire un articolo sulle piante da appartamento che neutralizzano i veleni dell’ambiente interno come vernici ecc. Buona giornata

    1
    Rispondi
  8. anna

    Grazie, molto interessante.
    Il tutto molto preoccupante…….

    1
    Rispondi
  9. Anna

    Articolo ben fatto esaustivo, avrei incluso anche gli schermi totali ad altissima protezione. Rappresentano una fonte importante di interferenti endocrini, se consideriamo che li utilizziamo che i più piccoli

    1
    Rispondi
  10. Roberta Caccia

    Articolo molto interessante, ma iniquetante per la complessità del problema. Immaginavo (anche se non nello specifico) che è tutto inquinato , ma così….cercherò ,come sto’ già facendo da un po’, di fare un ulteriore scernita , sperando nel frattempo, che anche l’industria dei vari generi, lavori sempre meglio ….e a voi grazie grazie grazie

    1
    Rispondi
  11. Liliana

    Grazie articolo interessante .Faccio uso di molti prodotti biologici grazie anche alla vs applicazione Yuka.

    1
    Rispondi
  12. Daniela

    grazie per l’articolo,alcune informazioni erano già di mia conoscenza ma ho trovato ugualmente utile un ripasso. Non nascondo che venire a conoscenza di ciò che non sapevo mi ha lasciato un po’ di ansia.Sarebbe utile sensibilizzare partendo dalla scuola elementare nella speranza di una società futura più attenta.

    1
    Rispondi
  13. Marinella

    Grazie articolo interessante sapevo dell’inquinamento in cui viviamo ma non conoscevo gli interferenti endocrini. Sto usando abitualmente l’app di Yuka al supermercato. Certo è molto difficile barcamenarsi tra i vari prodotti e costi. Ma ci provo. Grazie

    1
    Rispondi
  14. Luciana

    Non ci salviamo più e una catastrofe ho dei nipoti che dormono con cellulari e computer vivono dove dormono e parlano col il cellulare e computer in ricarica non mi hanno mai ascoltato .e come .altri principi basta sono così più che delusa…..

    2
    Rispondi
  15. giuseppino

    la conoscenza, come la scoperta e’ una prerogativa imprescindibile dell’essere umano e ogni volta che aggiungiamo uno stadio di conoscenza o di scoperta in più diventiamo più consapevoli di come “vivere”.

    1
    Rispondi
  16. Andrea

    Vi ringrazio per l’articolo molto bello.

    1
    Rispondi
  17. Candida

    Veramente abbiamo distrutta tutta la natura ,solo per i soldi e perchè qualcuno si arricchisca e se ne frega de la persona

    1
    Rispondi
  18. Vito

    Grazie dell’articolo.
    Esiste un decalogo Ministeriale se questo può aiutare a vincere l’inevitabile sconforto giacché in una società come la nostra risulta in buona parte impraticabile seguire tutti i consigli raccomandati tanto che per essere sicuri al cento per cento bisognerebbe non mangiare non bere non respirare . . il link a seguire

    https://www.mase.gov.it/pagina/decalogo-il-cittadino-sugli-interferenti-endocrini

    4
    Rispondi
    1. Ornella

      Grazie Mille Vito per questo utilissimo link istituzionale… Grazie davvero!

      2
      Rispondi
  19. Antonella Carbone

    Grazie per tutte queste interessanti e chiare informazioni e per i tantissimi consigli e suggerimenti.

    1
    Rispondi
  20. Donatella

    vi ringrazio della vostra collaborazione , da quando utilizzo Yuka spero e mi auguro di mangiare meglio e salutare. La notizia degli interferenti endocrini, mi sconvolge ulteriormente.
    Difficile per gli esseri umani vivere in ambienti sani. Buona giornata lavorativa

    1
    Rispondi
  21. Giana

    Un articolo molto interessante ed istruttivo! Grazie

    1
    Rispondi
  22. rosanna

    molto interessante, e’ bene sapere e magari cercare di migliorare stile di vita, anche se e’ ormai un po’ tardi l’uomo danni ne ha fatti e continua a farli

    1
    Rispondi
  23. Claudio

    Complimenti, ottimo articolo.

    2
    Rispondi
  24. Cinzia

    Grazie molto interessante

    2
    Rispondi
  25. Antonio Enrico

    Grazie. Articolo interessante, inquietante e utile

    3
    Rispondi
  26. Mirta

    Grazie x le informazioni utili e dettagliate e soprattutto comprensibili a tutti!!

    2
    Rispondi
  27. Antonio

    Grazie e complimenti per l’esposizione semplice, immediata e completa, Antonio.

    Rispondi
  28. Yilia

    Il libro lo preso mi piace molto. anche quello che scrivete è molto interessante

    Rispondi
  29. Caterina

    Grazie mille per il vostro aiuto leggo sempre volentieri i vostri articoli

    1
    Rispondi
  30. Officina

    Molto interessante, grazie per averlo reso disponibile.

    1
    Rispondi
  31. Elisabetta

    articolo molto molto interssante

    1
    Rispondi
  32. Valeria

    Grazie per l’articolo, sarebbe bello che l’app scannerizzasse anche i detersivi e i prodotti per la pulizia della casa!

    3
    Rispondi
  33. Elena

    Grazie mille per il vostro aiuto nel migliorarci la qualità della vita.

    1
    Rispondi
  34. Patrizia

    Grazie MOLTO informativo

    Rispondi
    1. Caterina Maria Trinci

      veramente interessante ,bisognerebbe che ognuno di noi conoscesse questi argomenti, grazie !

      1
      Rispondi
  35. Giusy Capozza

    Molto molto interessante, utile e pratico. Lo diffondero’

    2
    Rispondi
  36. Maria teresa caselli

    Grazie… veramente interessante!!! Dateci una soluzione alternativa… grazie

    2
    Rispondi
  37. pier giorgio

    Bellissimo, articolo scientifico.mi rammarico, che yuka non valuta i detersivi

    4
    Rispondi
  38. Sergio

    Trattate argomenti utilissimi con dovizia di particolari ai più sconosciuti. Grazie grazie grazie

    2
    Rispondi
  39. Marina

    Io abito in una zona molto inquinata da pesticidi, km e km di vigne, siamo contenti in quanto siamo riusciti con fatica a eliminare l’elicottero, il quale passando bagnava tutto ma il problema dei veleni resta, è vero anche i mobili possono essere molto inquinanti, ma quelli in legno x la maggioranza sono troppo costosi, come anche l’alimentazione, già si fa fatica seguendo le offerte, figuriamoci con il biologico…grazie cmq cercheremo di evitare il possibile e più avanti ordinerò anche il libro sicuramente molto istruttivo.

    2
    Rispondi
  40. Felicitas

    Grazie per avere condiviso tutti questi informazioni

    1
    Rispondi
    1. Enrico

      Per me è troppo tardi saperlo, ormai posso solo cercare di sopravvivere il più a lungo possibile,sono un malato oncologico da anni,come posso fare a meno dei farmaci?Neanche i medici ci dicono come prevenire i tumori, che vi assicuro sono in preoccupante aumento, soprattutto tra i giovani, io che ci sono dentro da anni vedo aumentare il loro numero sempre di più, quindi è giusto cercare nuove cure, ma ci vorrebbe una maggior prevenzione.

      3
      Rispondi
  41. Paolo

    I vostri aggiornamenti sono sempre preziosi,grazie

    1
    Rispondi
  42. David

    Grandi, bravissimi continuate cosi vi appoggio…. e ho comprato il libro, piccoli errori ma cmqe notevole. Mi sorge una domanda, ma oggi senza farla troppo lunga, che materasso uno è meglio che si compri? Li ho studiati tutti e non c’è nulla di naturale 100%, dove ti butti sbagli sempre in qualcosa😩🤦‍♂️. E per un depuratore d’acqua stessa musica. Grazie.

    2
    Rispondi
  43. Simonetta

    Molto interessante ma estremamente inquitente

    2
    Rispondi
  44. Carmen

    Articolo molto interessante ma anche disarmante perché è quasi impossibile difendersi totalmente da questi disturbatori. Per esempio per scelta non uso più l’acqua imbottigliata ma nulla mi assicura che nell’acqua del rubinetto o nei filtri che uso per purificare l’acqua non ci sia qualcosa di inquinante .Nello stesso tempo mi infastidisce la sperimentazione sulle cavie (es. uno studio sugli ftalati ha dimostrato gli effetti di un’esposizione a basse dosi di queste sostanze sul comportamento dei roditori “ o “Gli studi di Sarah Jenkins sul bisfenolo A mostrano ad esempio che il BPA agisce sul volume del tumore nelle cavie a cui è stato impiantato” )Questo della serie che per aggiustare qualcosa ne roviniamo altre. Geremia 10:23”l’uomo non è padrone della sua via. L’uomo che cammina non è padrone nemmeno di dirigere i suoi passi”

    3
    Rispondi
  45. Gino De Angelis

    Interessantissimo

    2
    Rispondi
  46. Valentina

    Articolo molto interessante e dettagliato, grazie per averlo condiviso con noi!

    1
    Rispondi
  47. Paola

    Argomento interessante, da divulgare

    1
    Rispondi
    1. Simonetta

      Molto interessante ma estremamente inquitente

      1
      Rispondi
  48. Azia Cardinale

    Grazie, molto interessante e anche piuttosto preoccupante.
    Abbiamo assoluto bisogno di creare una coscienza collettiva su queste problematiche, quindi ogni mezzo è indispensabile per arrivare a fare ognuno il proprio pezzettino.
    Grazie per la VS. dedizione, precisione e coraggio. Continuate così !

    2
    Rispondi
  49. Rino Bertuzzi

    Grazie!!!! Molto interessante

    1
    Rispondi
  50. Roberto

    Terribile ma importante per sapere come comportarsi con tutto ciò che fa parte della nostra vita quotidiana. Grazie
    Roberto

    2
    Rispondi
  51. Rosaria

    Articolo molto interessante. Grazie per le informazioni sempre utili che ci date.

    3
    Rispondi
  52. Giovanni

    Articolo estremamente istruttivo e altamente comprensibile ottime indicazioni e suggerimenti

    1
    Rispondi
  53. FRANCO

    Articolo interessante. Grazie sempre per quello che fate

    1
    Rispondi
  54. Simona

    … e a tal proposito c’è una cosa, scusate, che vorrei tanto sapere… un dubbio senza risposta che mi agita da un po’… MA I BITE?? Di cosa sono fatti i sempre più diffusi BITE notturni che si portano in bocca per ore ore e ore mentre si dorme, e alcuni casi anche durante il giorno???
    Contengono interferenti endocrini?????

    4
    Rispondi
  55. Ada

    Grazie Yuka. L’articolo che ho appena letto mi conforta perche’ gia’ da tempo io e mio marito siamo molto attenti sia all’alimentazione che a tutto quello che usiamo quotidianamente . Certamente qualcosa ci sfuggira’, ma l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo in casa siamo certi che con i due apparecchi che usiamo possiamo stare sereni. Grazie per i preziosi consigli che ci date.

    1
    Rispondi
  56. Francesca

    Grazie, ho letto molto velocemente ma più tardi approfondiró. Le informazioni sono molto chiare, semplificate e quindi il messaggio arriva molto bene. Grazie ancora!

    1
    Rispondi
  57. Tony

    Molto interessante. Noi consigli aggiungerei anche di tenere in casa piante che purificano l’aria come le aloe la sanseveria e molte altre.

    2
    Rispondi
  58. Serena

    Molto interessante l’articolo leggendolo ti rendi conto che vivi in un mondo che da una parte ti agevola e dall’altra potrebbe intaccare la tua salute; comunque è importante conoscere e sapere a che cosa si potrebbe andare incontro. Grazie dell’aiuto che ci dà Yuka.

    1
    Rispondi
  59. Giusy

    Articolo molto interessante, che vaglia parecchi aspetti spesso sconosciuti. I vostri consigli sono sempre utili. Grazie
    per l’impegno che ci mettete.

    1
    Rispondi
  60. Mariolina

    Molto interessante! Grazie!

    Rispondi
  61. Luisa

    Grazie, articolo molto interessante.

    Rispondi
  62. Simona

    Grazie Yuka!!!! 🥕🥕🥕🥕🥕🥕🥕🥕

    1
    Rispondi
  63. Giovanni

    Ho molto apprezzato questo articolo, ma serve una COSCIENZA motivata per il proprio benessere na soprattutto quello ALTRUI ma difficile da realizzare visto gli interessi economici e politici di cui sono coinvolti, ci auguriamo che MENTI BRILLANTI e CORAGGIOSE possono intervenire a beneficio per l intera Umanità

    1
    Rispondi
  64. Francesco

    Articolo molto interessante e raccapricciante nello stesso tempo in quanto ci mostra che siamo bombardati da tutte le parti. Comunque molto utile. Grazie..

    1
    Rispondi
  65. Salvatore Minieri

    Molto interessante.

    1
    Rispondi
  66. Grazia

    Un articolo molto interessante ed illuminante l’attenzione non è mai abbastanza purtroppo siamo dentro ad una situazione che non fa che peggiorare la vita di tutti i mondi, animale, vegetale e minerale Grazie per l’articolo molto interessante

    1
    Rispondi
  67. Sonia

    Articolo molto interessante e ben fatto, grazie

    1
    Rispondi
  68. Paola

    Grazie mille per il vostro lavoro, la vostra app mi sta cambiando la vita in meglio e la condivido entusiasta con tutti

    1
    Rispondi
  69. Gabriella

    Articolo molto esauriente e istruttivo. Complimenti! Uso la vostra app regolarmente.

    1
    Rispondi
  70. Gervasio

    Grazie

    1
    Rispondi
  71. GIANCARLO

    Molte precauzioni già le ho messe in atto da tempo del tipo non usare plastica il più possibile e saponi, bagnoschiuma senza parabeni, privilegiare il bio etc … ma è chiaro che siamo immersi in un mondo di veleni e il minimo che si possa fare è contenere l’avvelenamento. Quello che non mi era mai venuto in mente era tutto ciò detto sui mobili e sui relativi materiali usati. Grazie e complimenti per l’impegno.

    3
    Rispondi
  72. Federica

    Davvero bravi e davvero utili i vostri consigli. La vostra app mi ha cambiato la vita in meglio!

    1
    Rispondi
  73. Patrizia

    Grazie, veramente interessante..complimenti per impegno e studio

    1
    Rispondi
  74. Francesca Romana Melodia

    Grazie per il vostro impegno e lavoro. Uso regolarmente l’app e ne sono fiera, la condivido con chiunque e la consiglio sempre!

    4
    Rispondi
  75. marcella

    grazie per le preziose informazioni

    1
    Rispondi
  76. Susy

    Continuo a dire che è una delle app più utili e più dettagliate per la salute ,la mia più grande ammirazione complimenti agli autori,continuate così 🙏

    4
    Rispondi
  77. Antonietta

    Articolo estremamente interessante. Non avevo idea di quante sostanze nocive ci possono essere in prodotti che utilizziamo quotidianamente. Sicuramente è quasi impossibile eliminare del tutto il pericolo di queste sostanze, ma con alcune accortezze penso si possa ridurre.

    4
    Rispondi
    1. Francesca

      Articolo estremamente interessante. Uso regolarmente l’app e ne sono fiera, la condivido con chiunque e la consiglio sempre!

      2
      Rispondi
  78. patrizia

    …siamo davvero messi male, anche con i vostri accorgimenti,alcuni difficili da attuare, mi sa che siamo tutti intossicati!!!

    5
    Rispondi
  79. Mary

    Siete eccezionali!

    1
    Rispondi
    1. Natalia

      Grazie YUKA!!!

      3
      Rispondi
    2. Larry

      Grazie per le info. In questo momento storico abbiamo bisogno di giuste informazioni . La maggioranza dei Media tende a nascondere. Grazie

      2
      Rispondi
      1. Sara

        Grazie moltissimo di qu esti aggiornamenti. CI potreste consigliare anche qualcosa x disintossicarmi da questi veleni.Grazie

        3